Da mediterraneo ad alpino, dalla palma al pino cembro: la varietà degli habitat in Alto Adige avvantaggia anche le mele. Così come avviene per la viticoltura, ogni varietà di mela ha il suo posto preferito – alcune mele amano il calore del sole della vallata, altre preferiscono invece il rigido clima di montagna a oltre 1.000 metri di altitudine. In Alto Adige ogni varietà trova la nicchia che più le si addice.
Lo dimostrano con particolare efficacia le contrastanti varietà Pink Lady e Golden Delicious:
- Le Pink Lady® garantiscono emozioni fino all’ultimo, perché vogliono essere raccolte solo a novembre. Le mele rosa possono essere coltivate solo nelle zone alle quote più basse, perché ad altitudini maggiori, dove la stagione fredda inizia prima, non farebbero in tempo a maturare.
- Alle Golden Delicious, al contrario, piacciono le notti più fresche. È in questo modo che si forma la guancia rossa tipica di questa varietà e che si sviluppa la dolcezza del suo gusto. Ecco perché le Golden Delicious prosperano soprattutto nella fresca Val Venosta.
La regola di base è che le mele – i loro antenati più lontani provengono dall’odierno Kazakistan – prosperano in un clima continentale, ossia un clima con giornate calde e notti fresche. Le mele sviluppano le loro tonalità di rosso proprio grazie alle temperature più basse durante la notte. Molte e lunghe giornate di sole invece fanno sviluppare alla perfezione gli aromi.
Ogni varietà ha il suo periodo di raccolta. La differenza di avvio del raccolto tra le zone più basse, come nella Bassa Atesina, e le zone più elevate, come la Val Venosta, può essere anche di due settimane. Negli ultimi tempi, tuttavia, il cambiamento climatico ha cominciato a interferire. Il raccolto, per esempio, tende a cominciare sempre prima. Poiché negli ultimi anni le aree ideali per la coltivazione si sono spostate verso l’alto, alcuni coltivatori di mele sono dovuti passare a varietà più adatte al calore. La strategia di sostenibilità “sustainapple”, creata di recente, aiuta le agricoltrici e gli agricoltori, tra le altre cose, ad affrontare queste sfide.
Grazie alla lunga esperienza delle contadine e dei contadini, alla loro rete interconnessa di consulenti esperti nonché ai nuovi sviluppi, ogni varietà ha fortunatamente ancora il proprio posto perfetto nella grande varietà delle zone di coltivazione dell’Alto Adige.