Già da qualche tempo nell’UE si registra una sovraproduzione di mele. Questo dato di fatto non è cambiato nemmeno durante la pandemia. Ciò che il consumatore cerca è sicurezza e buona qualità – il tutto a un prezzo equo – come risulta evidente anche dalle inchieste condotte dal “Frischecenter Wagner”. A offrire opportunità di vendita non sono solo le consumatrici e i consumatori dell'UE; anche la regione araba e nordafricana è un mercato importante e in crescita da anni.
Le varietà club conquistano terreno
Mentre il consumo di mele è rimasto tendenzialmente costante, la percentuale di varietà club è in continuo aumento. Considerando la dinamica assunta da questa spietata concorrenza, secondo le previsioni nei prossimi dieci anni la quota di mercato delle varietà club potrebbe raggiungere il 30 per cento e forse anche di più. Il consumo di mele complessivo trarrà vantaggio dal boom delle varietà club? È una questione dibattuta perché in questo momento le tendenze attuali sono costituite dai frutti di bosco e dai frutti esotici.
Qual è la situazione delle mele bio
Attualmente, la produzione del settore biologico sta crescendo più velocemente del consumo. Ma nonostante ciò il mercato delle mele biologiche è tutt’altro che saturo. Per le produttrici e i produttori i vantaggi della coltivazione biologica risiedono soprattutto in due punti: le mele biologiche offrono maggiori opportunità di marketing e vantaggi in termini di prezzo.
Prospettiva
Mentre il consumo di mele è rimasto costante da un punto di vista quantitativo, a cambiare negli ultimi anni è stato il comportamento d’acquisto delle consumatrici e dei consumatori. Al centro dell’attenzione, con ancor maggiore forza di prima, ci sono salute, territorialità e flussi di merci, nonché la neutralità climatica. Il valore aggiunto dei generi alimentari è in aumento, così come il ruolo dei prodotti freschi. Tutti ambiti nei quali le mele dell’Alto Adige risultano convincenti, ma dove c’è ancora molto potenziale.
Per rimanere sulla cresta dell’onda in materia di sostenibilità anche in futuro, l’industria della mela dell’Alto Adige ha sviluppato, insieme a tutti i principali attori del settore, una concreta strategia di sostenibilità, denominata sustainapple, che definisce le linee guida per il futuro. I temi centrali sono il modello di successo della mela dell’Alto Adige, la sana alimentazione delle persone e il lavorare con la natura come partner.