L’Alto Adige è uno dei principali produttori europei di mele biologiche; tra le prime ad applicare i principi di coltivazione biologica: le prime mele bio
risalgono addirittura agli anni '80 e oggi la coltivazione biologica interessa il
12% della produzione totale di mele dell’Alto Adige.
Da sempre i
frutticoltori qui sono legati in maniera indissolubile alla natura, e da qui nasce l’attenzione e il ricorso all’agricoltura biologica, che non prevede l’impiego di prodotti fitosanitari e fertilizzanti chimici sintetici, ma il ricorso a risorse naturali autoprodotte, sfruttando le capacità di difesa proprie della natura e la resistenza della pianta a funghi e parassiti.
Negli anni, nell’ambito della produzione biologica si sono sviluppati due metodi: la
produzione organico-biologica e quella
biologico-dinamica; ispirate ai medesimi principi, si differenziano per il fatto che la produzione dinamica è improntata agli insegnamenti di Rudolf Steiner, e prevede di testare ogni singolo intervento tenendo conto delle esigenze dell’intero ecosistema e valutando l’influsso dei corpi celesti sulla crescita delle piante e sull’efficacia dell’intervento stesso.